Approccio pragmatico all’adozione di uno standard industriale: Poste Italiane ed il modello di Test Factory. Focus sulle professionalità (ISTQB) e standard (ISO 29119) per il Test

Il contesto macroeconomico e competitivo di mercato richiede sempre più un impegno operativo da parte di Poste Italiane alla riduzione del time to market dei servizi offerti, con particolare attenzione alla qualità ed ai costi. Tale impegno non può prescindere dalla considerazione del ruolo strategico ricoperto dalle attività di software testing.
A tale scopo, all’interno della divisione Sistemi Informativi di Poste Italiane, è stata creata una struttura specializzata di Test Factory con la responsabilità di garantire la qualità in uscita dalle linee di sviluppo, assicurando l’esecuzione delle attività di collaudo (funzionale e) integrato in modo efficace, aumentando anche l’efficienza. A tal proposito concorreranno fattori quali alta specializzazione delle risorse impiegate nelle attività di test, il riuso dei test, l’automazione, l’uso degli strumenti integrati di test management e la possibilità di economie di scala derivanti da una minore frammentazione dei gruppi di collaudo.
Il risultato atteso è un modello pervasivo di governo e di “continuos improvement” delle fasi di testing, in grado di garantire un elevato grado di qualità nei rilasci corredato da una serie di indicatori atti a valutare il rischio residuo.
Il modello dello standard ISO 29119 Software Testing è stato adottato nel contesto di Poste Italiane, al fine di garantire allo stesso tempo metodo e flessibilità, coadiuvato dalla ricerca di elevate competenze professionali (certificazioni advanced ISTQB).
L’approccio seguito, rilevatosi molto efficace, prevede che i fornitori dei servizi di test siano guidati dalla Test Factory interna a Poste Italiane, in un percorso di industrializzazione basato sull’adozione graduale ma continua di metodologia e standard e attento a ridurre al minimo l’impatto sul business derivato dal cambiamento (approccio pragmatico). In sintesi tutti focalizzati al risultato (qualità) senza rinunciare alla disciplina.
Nella presentazione verrà mostrato il modello di Test Factory, implementato attraverso tre fasi che rappresentano momenti di adozione con livelli di maturità via via crescente: partendo dalla fase di ‘Onboarding’, passando a quella di ‘Consolidation’, per poi entrare nella fase industriale di ‘Continuos Improving’.
L’attenzione alle competenze, riconosciute nei profili ISTQB di ‘Test Analyst’, ‘Test Manager’ e ‘Tester’, è uno dei punti fondamentali del modello e costituisce la base per assicurare la migliore prevenzione delle anomalie in fase di analisi, la loro ricerca in fase di esecuzione e il pieno controllo e confidenza delle attività di test e delle criticità per garantire un elevato standard di qualità, tenendo sempre presente le caratteristiche specifiche del contesto in cui si opera e i principi fondamentali alla base del software testing. Il processo previsto dalla standard ISO/IEC/IEEE 29119, articolato in tre livelli principali (Organizational Test Process, Test Management Processes e Dynamic Test Processes) e quattro documenti di base (Test Policy, Test Strategy, Test Plan e Test Completion Report), è stato contestualizzato sulle esigenze e peculiarità di Poste Italiane.


La presenza di Poste italiane all'evento nazionale sul software testing è un'occasione per condividere esperienze viste dal lato 'azienda', che possono facilmente rappresentare realtà molto diversificate, sia per dimensioni che per mercati, data l'elevata eterogeneità del business e la varietà di applicativi e tecnologie presenti e tra loro integrate, nonché un significativo ed unico livello di esposizione pubblica dell'azienda.